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  • 5 delle tendenze principali nella progettazione dell’interfaccia uomo-macchina (HMI) che stanno plasmando il futuro del settore costruzione macchine

L’interfaccia uomo-macchina (HMI) non è solo lo strumento di collegamento tra l’operatore e la macchina che ne determina l’immediatezza e l’efficienza dell’interazione, ma definisce anche le caratteristiche identitarie della macchina. Per questo motivo la progettazione dell’interfaccia in una macchina è di fondamentale importanza e deve tenere in considerazione la continua evoluzione delle metodologie e degli standard di utilizzo. Al momento, i processi di progettazione dell’HMI sono in profondo cambiamento, guidati dalla digitalizzazione, dall’evoluzione tecnologica, dalle necessità e dalle aspettative degli utenti e dalle richieste del mercato globale. Per supportarti nell’affrontare queste necessità, abbiamo identificato le cinque tendenze principali che stanno plasmando il futuro delle interfacce operatore.

1: La transizione della progettazione dei prodotti verso un’esperienza di utilizzo (UX) focalizzata sul’input umano

La nuova generazione di utenti presenta importanti differenze rispetto alla precedente. La mobilità nel mondo del lavoro è aumentata, la manodopera è meno qualificata ed esperta e spesso agli operatori è richiesto gestire più macchine contemporaneamente. Inoltre, le nuove generazioni sono native digitali con nuove competenze e familiarità tecnologica con le interfacce basate su quelle dei dispositivi personali.

Per questi motivi, le HMI devono adattarsi alle loro esigenze, preferenze e aspettative, ad esempio offrendo le caratterstiche di utilizzo di uno smartphone o tablet. Per ottimizzare il funzionamento e ridurre le tempistiche necessarie alla formazione, è necessario progettare le interfacce operatore in base all’esperienza di utilizzo, piuttosto che in base alle caratteristiche tecniche della macchina.

2. L’incontro tra tecnologia informatica (IT) e tecnologia operativa (OT)

Nell’ambito della digitalizzazione, le interfacce utente stanno diventando sempre più connesse, intelligenti e integrate, supportando funzionalità di raccolta, analisi e visualizzazione di grandi quantità di dati direttamente sulla macchina. E grazie al cloud computing, sarai in grado di sfruttare al massimo questi dati attraverso l’intelligenza artificiale (IA) e il machine learning (ML), con funzionalità di ottimizzazione delle prestazioni fino alle capacità di analisi predittiva. La previsione dei potenziali guasti prima che si verifichino, (detta “manutenzione preventiva” o “predittiva”), permette di ridurre significativamente i tempi di inattività delle macchine.

3. Le nuove interfacce emergenti

Le nuove interfacce si basano su smartphone, tablet e dispositivi indossabili come smartwatch e smartglass, offrendo maggiore flessibilità, mobilità e comodità per l’utente. Che si tratti di comando gestuale, riconoscimento vocale, riconoscimento oculare o interfacce neurali, queste nuove modalità supportano un tipo di interazione più naturale, intuitiva e coinvolgente, offrendo nuove possibilità e maggiore accessibilità.

Queste funzionalità permettono di utilizzare le interfacce senza impegnare le mani, proteggendo l’incolumità degli utenti soprattutto in ambienti pericolosi.

4. Il ppassaggio dall’Industria 4.0 all’Industria 5.0

Al momento la transizione all’Industria 4.0 e all’Industrial Internet of Things (IIoT), che prevede l’implementazione di macchine e processi di produzione intelligenti e interconnessi, è ancora in atto. Le interfacce operatore vengono quindi sempre più integrate nei dispositivi IoT, con un ruolo decisivo nella gestione dei dati delle macchine. Parallelamente, la quinta rivoluzione industriale è già iniziata, con nuovi obiettivi quali la sostenibilità, la resilienza e nuovi metodi d’interazione fra uomo e macchina. Poiché sempre più macchine intelligenti e robot collaborativi (denominati “cobot”) sono impiegati nei processi di produzione con gli esseri umani, saranno necessari nuovi tipi di interfacce di comunicazione.

5. L’adozione della ludicizzazione e delle tecnologie immersive

L’implementazione di elementi di progettazione del gioco, come premi, feedback, classifiche e badge, può rendere le interfacce utente più coinvolgenti, migliorando al contempo l’apprendimento, la fidelizzazione e la produttività.

Nel frattempo, l’utilizzo dei modelli 3D offre nuove opportunità per la creazione di gemelli digitali e l’implementazione della realtà aumentata (AR) e della realtà virtuale (VR) nelle interfacce operatore, contribuendo a una migliore percezione applicativa delle macchine. In futuro, gli operatori saranno in grado di ispezionare e risolvere i guasti delle macchine senza dover essere fisicamente presenti.